lunedì 31 agosto 2009

la teoria dei giorni della settimana, ovvero, perchè odio il lunedì

Cominciamo dal mio giorno preferito, la Domenica... si merita la maiuscola, sopratutto perchè è il giorno del nulla. Nulla fare, nulla pensare, nulla progettare... io la concepisco come gli ebrei osservanti concepiscono il sabato: non si fa niente. Ci si gode il privilegio dell'ozio puro. Io quasi preferisco alzarmi "relativamente" presto, la domenica, per godermela tutta.

Andiamo a ritroso, il sabato. Se lavori, è uno strazio, si riprende solo la sera, se esci. Se non lavori è uno spettacolo, a patto che non debba far la spesa, sennò anche qua aspetti la sera. Se non esci è preludio della Santa Domenica ed è meraviglioso lo stesso.

Il venerdì, è il giorno in cui cominci a dirti che ce l'hai fatta, a passar la settimana. Fai i conti con gli affari arretrati della settimana e se non son troppi sei pure soddisfatto, sennò puoi sempre dirti che tanto se ne riparla la prossima settimana.

Il giovedì è metà settimana, per cui cominci nuovi progetti e fai il punto della situazione. Cominci a prendere le cose con maggior calma e ci può pure scappare un'uscita di metà settimana.

Il mercoledì non è carne ne pesce, sei ancora alle prese con il lavoro settimanale, speri che le cose vadano meglio ma ci possono ancora esser brutte sorprese.

Il martedì sei convinto che esserti buttato alle spalle il lunedì ti metta già a metà strada ma non è così, sei alle prese con ancora tutta la settimana di impegni e cristoni perchè ti sei dimenticato qualcosa da fare nel progetto settimanale del lunedì e devi rivedere il tutto... e scopri che qualcosa ti scappa sempre.

Il lunedì..... riparti, devi vedere che ti sei lasciato indietro della settimana precedente e organizzare quella che viene, fai mente locale, ma stai ancora rincorrendo l'abbiocco che ti sei coltivato la domenica e prima che ti ripigli del tutto è già sera e ti sei scordato l'unica cosa che volevi far partire di lunedì.... e di solito era la cosa che deve sempre partire dal lunedì: la dieta, smettere di fumare, andare in palestra, andare a trovare mamma, fare i compiti, cercare il lavoro nuovo... insomma, una balla...


Ora si capisce meglio perchè odio i lunedì???


venerdì 28 agosto 2009

Al precariato non ci si abitua mai....

Come da titolo...

Cambiamenti in corso, mi spostano da una commessa ad un'altra molto simile, sempre nello stesso call center... corso intensivo, nuovi colleghi da conoscere, nuove informazioni da assimilare e da restituire ai clienti, il solito culo inverecondo per convincere la gente ad aver bisogno di qualcosa che non vuole, il solito iter per convincermi a fare un lavoro che sostanzialmente odio...

A che pro? Mi chiedo.

La bolletta in ritardo appuntata sul frigorifero è la triste ma realistica risposta.


Il silenzio che regna sovrano nella mia casa, al ritorno dal lavoro, è la ricaduta sulla mia esistenza di un lavoro fatto di fragore assordante e di migliaia di parole inutili spese quotidianamente...


Insensatamente continuo a scrivere, sperando che aver ancora qualcosa da dire, per quanto futile, sia la riprova che questo dannato lavoro non ha ancora ammazzato del tutto la mia creatività...

mercoledì 26 agosto 2009

Guardo l'orizzonte...

Aspetto trepidante la fine dell'estate... Aspetto Mabon, che mi traghetta sulla soglia della mia stagione preferita... e quest'anno mi mette a guardare negli occhi i miei anta, con cui sto facendo amicizia, visto che non si possono evitare... ma non mi spiacciono, sembrano tranquilli, educati, non invadenti... brava gente con cui posso pensare di andare d'accordo, forse anche di più di quanto sono andata d'accordo con i trenta e sicuramente meglio di quegli scassapalle rumorosi dei venti.


E chissà che gli anta non riservino anche belle sorprese? Si vedrà....

venerdì 21 agosto 2009

Invettiva alla Musa

Musa… Schiere di poeti idioti che t’idolatrano, che t’invocano come una donna meravigliosa, angelica, bellissima, che ispira pensieri elevati… STRONZATE! Bastarda ti dovevano chiamare! Tutte stronzate, razza di cane rognoso che nn sei altro, un Muso sei tu, altroché! Un Grugno, un fetentone grutuluto e peloso, ubriacone, puzzolente, fannullone, fedifrago e bugiardo, ladro, truffatore, imbroglione vanaglorioso e narciso da fare schifo, questo sei tu, Musazza di mmerda!
Tu che invece di raccontarmi le storie me le suggerisci, che i racconti migliori me li detti sul tram, alle sei del mattino, col pieno di gente che va a lavorare e nn ho nemmeno uno straccio di carta e un mozzicone di matita di merda per scrivere, che appena ho due minuti di tempo libero per scrivere quel che m’hai raccontato svanisci nel nulla o mi guardi come dire “io ti avrei detto cosa? Tu vaneggi, donna!”, che posso trattarti con tutta la gentilezza del mondo ma m’ignori per settimane, mi lasci lì davanti al foglio bianco a piangere di solitudine e poi mi tieni sveglia per una settimana di fila a raccontarmi una sola storia, ma così meravigliosa che ad ascoltarti ci sono anche gli angeli del paradiso che cantano in coro, bastardi pure loro, ed io nn riesco a chiudere occhio, proprio la prima settimana di prova del nuovo lavoro, perché sai, stronzo, con te mica ci campo, bastardo, e devo essere sveglia e brillante, non posso avere quell’aria di smarrimento estatico che mi metti tu in faccia quando mi racconti certa roba, che le colleghe mi fan tutte battutine sul mio boy-friend che nn mi lascia dormire la notte ed invece sei tu che mi torturi e mi mandi in estasi, che se fossimo fidanzati uno come te lo avrei già scaricato duemila anni fa, anche se finisco col pensare che rispetto a certe notti di sesso sei meglio tu… bastardo cinico e brufoloso, grufolante porco, latitante!
Tu, che mi hai graffiato l’anima quand’ero ancora così giovane ed innocente da non saperlo nemmeno di averla un’anima da graffiare, che pensavo tu fossi un dono divino ed un motivo d’orgoglio e nn una dannazione perenne e dolorosa, tu, che sei l’estasi amorosa più di qualunque bipede che cupido possa mai ingegnarsi di farmi incontrare, che se l’amore più grande e l’odio più feroce che possa riversarsi nel mio sangue vivente, che mi fai vedere luoghi meravigliosi e lontani che nn vedrò mai e incontrare persone straordinarie, che mi insegni il senso della vita e del divino, e mi ispiri parole che nn sapevo di poter dire, pensieri così elevati che mai la mia anima da sola potrebbe contenere, e mi riempi di gioia nei momenti più strani. Mi hai catturata, perché tu sei stato a scegliermi per torturarmi ed amarmi con le tue storie, mi hai ignorata ma mai abbandonata, mi hai fatto patire la tua lontananza restandomi vicino, hai fatto di me la tua schiava e la tua devota amante, tu che farei qualunque cosa pur di non perderti anche quanto ti odio ferocemente, tu, Muso, Divino Grugno, sei davvero il dono più meraviglioso che il cielo possa dare, il solo a dare un senso più profondo a qualunque vita, a concedere a noi artisti, anime tristi, rintanati in piccole vite a scrivere sogni, mille vite in una, mille amori, mille viaggi, esperienze ed esistenze che non avremo mai.
Se voi che mi leggerete siete tra coloro che sono stati posseduti da questo divino demone, in qualunque maniera vi sia presentato, nn lasciatevelo sfuggire, a qualunque costo, coccolatelo e blanditelo, regalategli fiori e cioccolatini e trattatelo come il più capriccioso e meraviglioso degli amanti, nn rassegnatevi quando avete l’impressione che se ne sia andato, perché nn è così, sta solo verificando la consistenza della vostra mente e della vostra pelle, ma nn fate mai che si disamori di voi, perché sì, se si è innamorato di voi e della vostra anima ed ha deciso di cambiare la vostra vita con le sue storie, vi farà soffrire come nemmeno vi immaginate, ma senza di lui, se ve lo lasciate sfuggire, la vostra vita nn avrà più alcun senso, nn troverà mai più quel sapore immenso, quel gusto meraviglioso che solo la sua visione del mondo sa dare. Voi che viaggerete per il resto della vostra vita con vistose bende insanguinate nell’anima, nn importa se sarete grandi o mediocri, celebri o famose nullità, voi saprete di avere il privilegio di essere amati da un vero angelo, e tutti coloro che nn lo sono, che vivono felici vite di inconsapevolezza, vi parranno forse più sereni di voi, ma infinitamente più soli. Credetemi, chi nn lo conosce nn sa nemmeno lontanamente qual è il vero gusto della vita, ma lui sì, lo sa. Dategli solo l’occasione di raccontarvelo e vedrete se nn ho ragione.
Siate benedetti.

Nuovi Inizi

Mi ero stancata del vecchio blog... ed ho deciso che era ora di cambiare. Sono sempre una pigrona lentissima a scrivere, perciò non è che qua ci scriverò molto... per il momento ci aggiungo un pò di vecchi post che mi son piaciuti, storie vecchie mai pubblicate... e poi, man mano che mi vien voglia ci scrivo roba nuova... per il momento però questo è un nuovo inizio....

Salute a tutti! i quattro gatti che casualmente finiscono sul mio blog a leggere vaneggiamenti.... ;)