Come da titolo...
Cambiamenti in corso, mi spostano da una commessa ad un'altra molto simile, sempre nello stesso call center... corso intensivo, nuovi colleghi da conoscere, nuove informazioni da assimilare e da restituire ai clienti, il solito culo inverecondo per convincere la gente ad aver bisogno di qualcosa che non vuole, il solito iter per convincermi a fare un lavoro che sostanzialmente odio...
A che pro? Mi chiedo.
La bolletta in ritardo appuntata sul frigorifero è la triste ma realistica risposta.
Il silenzio che regna sovrano nella mia casa, al ritorno dal lavoro, è la ricaduta sulla mia esistenza di un lavoro fatto di fragore assordante e di migliaia di parole inutili spese quotidianamente...
Insensatamente continuo a scrivere, sperando che aver ancora qualcosa da dire, per quanto futile, sia la riprova che questo dannato lavoro non ha ancora ammazzato del tutto la mia creatività...